"L'intelletto è sempre ingannato dal cuore"
[Francois de La Rochefoucauld]
Navigando sui tantissimi siti riguardanti le citazioni, mi sono soffermata su uno senza pensarci troppo. Questa frase, scritta da un certo La Rochefoucauld, mi ha attratto.
Perchè?
Forse per la mia inguaribile vena romantica.
Forse perchè è un dilemma che in questi tempi, per le persone che mi circondano, mi torna sempre in mente.
Allora mi chiedo: cuore o mente?
Spesso sento rispondere cuore, altrettante volte sento mente.
La cosa, però, che ho potuta appurare sulla mia pelle è che quando qualcuno disturba i tuoi pensieri, o ti attacca in malo modo o cerca di farti cambiare idea, il grande sollievo va ai piaceri dati da un cuore felice e palpitante..
Ma quando osano ferirti i sentimenti sgorganti da quell'organo pulsante, tutto si complica e sicuramente la testa non gioca tutte le sue carte per migliorare la situazione.
Ho avute circostanze che mi imponessero di dare consigli in materia e per soddisfare la domanda postami ne rivolgevo prima una a me stessa: ed io cosa farei al suo posto?
Immedesimarsi nella situazion esternei è sempre positivo, ma non troppo perchè la persona che abbiamo davanti e che ci sta implorando una risposta sincera, ma non dura e secca, non siamo noi e talvolta è proprio l'opposto.
Tanti discorsi, ma poca sostanza.. sapete perchè?
Perchè quella frase di La Rochefoucauld si esaurisce da sola.
L'intelletto, la nostra parte razionale, quella che riesce a farci dare le risposte più logiche, quella che ci permette di non perdere la staffe in una sitazione particolare, quell'emisfero apparentemente impermeabile del nostro cervello quando viene raggiunto dalle vie del cuore perde tutta la sua logicità, diventando ingannevole.
Le esperienze personali mi insegnano che non possiamo in tutte le situazioni poter distinguere i due emisferi (sentimentale e logico) in quanto, parlando di cose intime, personali, inerenti alla nostra vita o riguardanti persone a noi molto care, non potremmo mai, staccarci completamente dal sentimento che proviamo, dal trascorso passato insieme, dalle esperinze che la vita ci ha fatto conoscere..
Concludo questo inutile monologo con un post-it (non giallo e carino come quelli della spesa), ma diretto ed esplicativo della mia posizione..
Ricordiamo che se sopravviviamo è grazie al cuore che batte, non alla testa che pensa.
Scusate per la noia.
Chiara.
Volevo ringraziare la persona che, recentemente mi ha fatto pensare a queste cose.
RispondiEliminaE'la stessa che mi fa pensare a cose interessanti, entusiasmanti, elettrizzanti e divertenti. E' la stessa che quando mi racconta la sua vita, quello che fa o avrebbe intenzione di fare, non mi impedisce di sognare. E' la stessa persona che ieri sera mi ha fatto passare una bellissima serata.
Ah si, io sempre ho ascoltato il cuore, volontariamente o no; ma il mio cuore batte per diverse persone, batte per amori diversi e dunque, quale battito seguire? Si alternano, si sfidano, si scontrano....ti lascio con questo dilemma... ;) per oggi... bacio
RispondiElimina"Ma se la testa non pensa il cuore batte inutilmente..."
RispondiEliminaFino ad oggi io ho sempre scelto con la mente poiché il mio cuore tutto ha fatto tranne che battere per qualcuno...
Personalmente però non trovo propriamente corretto dover rispondere a qualcuno immedesimandomi nella stessa, poiché non ci riuscirei mai per i motivi che hai detto tu; preferisco mettergli davanti i pro e i contro della situazione, osservare "l'evento" da focali diverse, senza espormi, ne dire "io farei così".
Sappi comunque che i monologhi non sono mai inutili perché sono un'esposizione dei propri pensieri rivolta a chi, interessato, ha voglia di spendere un po' del suo tempo nel leggerli e nell'apprezzarli. Come dire, se il tuo posto sarebbe inutile allora anche il mio blog sarebbe inutile ^^
Siamo dotati sia di cervello che di cuore. Penso che questo significhi che non riusciremo mai a epurarci dell'uno o dell'altro, ma entrambi coesisteranno sempre. Purtroppo. Per fortuna.
RispondiElimina